Infezione cronica da virus dell’epatite C: strategie per l'emersione dell'infezione da HCV sommersa

Obiettivo: eradicazione dell'infezione da HCV

L’efficacia dei farmaci antivirali ad azione diretta ( DAA ) nel trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite C ( HCV ), sta orientando il dibattito scientifico sulla eradicazione dell'infezione virale.

Efficacia della terapia anti-HCV

La terapia con antivirali ad azione diretta è in grado di curare oltre il 95% delle persone con infezione cronica da HCV riducendo il rischio di morte per epatocarcinoma e cirrosi.

Accesso alla cura

Tuttavia, nonostante l’efficacia di questi trattamenti, l'accesso alla diagnosi e al trattamento per HCV non risulta omogeneo nelle differenti regioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ).
Secondo i dati dell’OMS, nel 2015 solo il 7% dei 71 milioni di persone con infezione cronica da HCV ha avuto accesso alle cure.
Nella Regione europea, circa 14 milioni di persone risultano ancora cronicamente infette ( WHO, 2018 ).

Mortalità HCV-correlata

Secondo i dati dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, di tutte le morti per patologie epatiche, circa il 77% risulta ascrivibile alla cirrosi e all’epatocarcinoma HCV correlato.
Secondo i dati dell’Eurostat, l'Italia si colloca al primo posto per il tasso più alto di mortalità per epatiti virali tra gli Stati membri dell'Unione Europea, con 40 morti per epatite virale per milione di abitanti ( Eurostat, 2018 ).

Uno studio italiano ( Fedeli et al., 2017 ) condotto mediante l’analisi dei dati provenienti dal Registro nazionale delle cause di morte, ha messo in evidenza che nell’1.6% dei decessi avvenuti in persone di età uguale o superiore a 20 anni, è presente l'infezione da HCV ( corrispondente a 27.730 decessi ).

Il tasso di mortalità associato all’infezione da HCV aumenta esponenzialmente con l’età in entrambi i sessi e risulta maggiore nel Sud Italia, con il picco più elevato fra le persone anziane con età uguale o superiore a 60 anni.

Infezione da HCV asintomatica

Secondo i dati dell’OMS, a livello mondiale, meno del 5% delle persone con infezione cronica virale è a conoscenza del proprio stato.
In circa l'80% delle persone, infatti, l’infezione decorre in maniera asintomatica e, di questi, circa il 60-80% sviluppa una infezione cronica con conseguente evoluzione verso la cirrosi epatica e l’epatocarcinoma.

OMS: strategia di eradicazione dell'infezione da HCV

Sapendo che il trattameno con antivirali ad azione diretta è in grado di curare il 95% delle persone infette, la strategia di eradicazione illustrata dall’OMS prevede un notevole aumento delle diagnosi di infezione virale cronica, con il raggiungimento del 30% delle persone infette entro il 2020 e il 90% entro il 2030 ( WHO, 2018 ).

Fra le diverse strategie messe in evidenza dall’OMS per l’emersione del sommerso, è sottolineata l’importanza dello screening a tutti i soggetti a rischio, inclusi tutti gli adulti nati tra il 1945 ed il 1964 ( baby boomer ), le persone che fanno uso di droghe sia iniettive che intranasali, i soggetti che hanno ricevuto trasfusioni di sangue, emoderivati o donazioni di organi prima degli anni '90, i detenuti.

Se non individuate precocemente, le persone non a conoscenza del loro stato, che abbiamo visto rappresentare la quota maggiore, rimarranno tali con conseguente aggravamento delle loro condizioni cliniche e diffusione del virus nella popolazione. ( Xagena_2018 )

Fonte: ARS Toscana, 2018

Xagena_Medicina_2018