Epatite B cronica: Viread versus Hepsera
Il Tenofovir disoproxil fumarato ( Viread ) è un analogo nucleotidico e un potente inibitore della trascrittasi inversa del virus HIV di tipo 1 e della polimerasi del virus dell’epatite B ( HBV ).
In due studi, in doppio cieco, di fase 3, pazienti con infezione cronica da virus HBV, HBeAg-negativi o HbeAg-positivi, sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Tenofovir disoproxil o Adefovir dipivoxil ( Hepsera ), in un rapporto 2:1, una volta al giorno per 48 settimane.
L’end point primario di efficacia era rappresentato da un livello plasmatico di DNA del virus HBV inferiore a 400 copie per millilitro ( 69 UI per millilitro ) e da un miglioramento istologico ( riduzione del punteggio dell’indice di Knodell per la necroinfiammazione di 2 o più punti senza un peggioramento della fibrosi ) alla 48.a settimana.
Gli end point secondari includevano la soppressione virale ( livello di HBV DNA inferiore a 400 copie per millilitro ), miglioramento istologico, risposta sierologica, normalizzazione dei livelli di alanina aminotransferasi ( ALT ) e sviluppo di mutazioni resistenti.
Alla settimana 48, in entrambi gli studi, l’end point primario è stato raggiunto da una proporzione significativamente più alta di pazienti del gruppo Tenofovir disoproxil rispetto a quelli del gruppo Adefovir dipivoxil ( P<0.001 ).
La soppressione virale è stata osservata in più pazienti HBeAg-negativi trattati con Tenofovir disoproxil, rispetto a quelli trattati con Adefovir dipivoxil ( 93% vs. 63%, P<0.001 ); riguardo ai pazienti HBeAg-positivi le percentuali nei due gruppi sono state 76% vs 13% ( P<0.001 ), rispettivamente.
Una percentuale significativamente più alta di pazienti HBeAg-positivi trattati con Tenofovir disoproxil rispetto a quelli trattati con Adefovir dipivoxil ha mostrato una normalizzazione dei livelli di alanina aminotransferasi ( 68% vs. 54%, P=0.03 ) e perdita dell’antigene di superficie dell’epatite B ( 3% vs. 0%, P=0.02 ).
Alla settimana 48, non si sono verificate in alcun paziente sostituzioni aminoacidiche all’interno della DNA polimerasi del virus HBV associate a un fenotipo resistente a Tenofovir disoproxil o ad altri farmaci per il trattamento dell’infezione da HBV.
Tenofovir disoproxil ha generato le stesse risposte nei pazienti precedentemente trattati con Lamivudina ( Zeffix ) e in quelli non precedentemente trattati.
Il profilo di sicurezza è risultato simile per i due gruppi in entrambi gli studi.
In conclusione, nei pazienti con infezione cronica da HBV, Tenofovir disoproxil alla dose giornaliera di 300 mg ha mostrato un’efficacia antivirale superiore e un profilo di sicurezza simile se confrontato con Adefovir dipivoxil alla dose giornaliera di 10 milligrammi nel corso di 48 settimane. ( Xagena_2008 )
Marcellin P et al, N Engl J Med 2008; 359:2442-2455
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