La riduzione del carico glicemico produce benefici per i pazienti con infezione cronica da HBV e HCV
Le infezioni croniche da virus dell’epatite B ( HBV ) e dell’epatite C ( HCV ) rivestono un’importanza eziologica fondamentale per il carcinoma epatocellulare, tuttavia altri fattori potrebbero essere importanti.
L’associazione tra diabete mellito, obesità e carcinoma epatocellulare aumenta la possibilità che il carico glicemico alimentare possa interagire con l’infezione cronica da epatite nell’insorgenza del carcinoma epatocellulare.
E’ stato compiuto uno studio caso-controllo su 333 pazienti con carcinoma epatocellulare e 360 controlli.
Dopo aggiustamento per possibili fattori confondenti, è stata osservata un’associazione positiva non-significativa tra il carico glicemico e il carcinoma epatocellulare, che può essere spiegata solo da un’associazione positiva tra carico glicemico e casi di carcinoma epatocellulare con infezione cronica da virus dell’epatite B e/o dell’epatite C.
Per questo ultimo gruppo di pazienti, l’odds ratio ( OR ) tra il più alto rispetto al più basso quintile di carico glicemico è stato pari a 1.95.
L’associazione è risultata più forte dopo l’esclusione dei soggetti diabetici.
In conclusione, questi risultati hanno indicato che, tra i pazienti con infezione cronica da HBV e/o HCV, la riduzione del carico glicemico potrebbe ridurre il rischio, oppure ritardare lo sviluppo di carcinoma epatocellulare. ( Xagena_2009 )
Lagiou P et al, Ann Oncol 2009; 20: 1741-1745
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