Epatite B cronica: Vemlidy associato a miglioramenti dei parametri di sicurezza ossea e renale rispetto a medicinali a base di Tenofovir disoproxil fumarato


La Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio ( AIC ) per Tenofovir alafenamide, TAF ( Vemlidy ) 25 mg, una compressa da assumere una volta al giorno per il trattamento della infezione da virus dell’epatite cronica B ( HBV ) negli adulti e negli adolescenti ( a partire dai 12 anni e con peso corporeo di almeno 35 kg ).

Trattandosi della prima nuova terapia per l’epatite B cronica approvata nell'Unione Europea dopo quasi un decennio, questa decisione segna un passo avanti nella gestione di una malattia progressiva e potenzialmente fatale, da cui sono affetti 13 milioni di persone in Europa.
Con l’invecchiamento dei pazienti, il trattamento di una malattia cronica come l’epatite B può presentare numerose sfide, e i miglioramenti dei parametri di sicurezza ossea e renale dimostrati da Tenofovir alafenamide, rispetto a Tenofovir disoproxil fumarato ( TDF ) fanno di questa molecola una importante nuova opzione terapeutica per i pazienti.

Tenofovir alafenamide è un nuovo profarmaco mirato del Tenofovir che ha dimostrato una efficacia antivirale simile a quella di Viread ( Tenofovir disoproxil fumarato, TDF ) 245 mg, ma a un decimo della dose.
I dati hanno mostrato che Tenofovir alafenamide può essere somministrato a un dosaggio più basso, con una minore concentrazione plasmatica di Tenofovir in quanto vanta una maggiore stabilità plasmatica e permette di rilasciare in modo più efficiente Tenofovir negli epatociti rispetto a TDF.
Grazie a una ridotta esposizione a Tenofovir, nel corso degli studi clinici Tenofovir alafenamide è stato associato a un miglioramento dei parametri di sicurezza renale e ossea rispetto a TDF.

L’approvazione di Tenofovir alafenamide è supportata dai dati a 48 settimane provenienti da due studi internazionali di fase III ( Studio 108 e Studio 110 ) condotti in 1298 pazienti adulti con infezione cronica da HBV.

Lo Studio 108 ha randomizzato 425 pazienti HBeAg-negativi a ricevere Tenofovir alafenamide o TDF; lo Studio 110 ha randomizzato 873 pazienti HBeAg-positivi a ricevere Tenofovir alafenamide o TDF.

Entrambi gli studi hanno soddisfatto il loro endpoint primario di non-inferiorità a TDF, in base alla percentuale di pazienti con epatite cronica B con livelli plasmatici di HBV DNA inferiori a 29 UI/ml alla settimana 48 di terapia.
I pazienti nei bracci di trattamento con Tenofovir alafenamide hanno anche registrato tassi numericamente più elevati di normalizzazione dei livelli sierici di alanina aminotransferasi ( ALT ).

Entrambi gli studi hanno dimostrato che Tenofovir alafenamide e TDF sono ben tollerati dai pazienti; il tasso di sospensione dovuta a eventi avversi è stato rispettivamente pari all’1 e all’1.2%.

Gli eventi avversi più comuni riportati con entrambi i trattamenti sono stati diarrea, vomito, nausea, dolore addominale, distensione addominale, flatulenza, affaticamento, cefalea, capogiri, rash cutaneo, prurito, aumento di ALT e artralgia.

Sebbene la valutazione dell’endpoint primario sia stata effettuata alla settimana 48 di trattamento, alla settimana 72, con il trattamento continuato con Tenofovir alafenamide, sono state mantenute sia la soppressione virale sia le risposte biochimiche e sierologiche.

La valutazione della sicurezza include le analisi effettuate sia alla settimana 48 sia alla settimana 72 di trattamento ( durata mediana dell’esposizione: 88 settimane ), e gli endpoint di sicurezza hanno incluso sia i cambiamenti rispetto al basale della densità minerale ossea a livello dell’anca e della colonna vertebrale, sia i cambiamenti rispetto al basale della creatinina sierica e del eGFR ( velocità stimata di filtrazione glomerulare ), due indicatori chiave della salute del rene.
In entrambi gli studi, alle settimane 48 e 72 le variazioni dei parametri di sicurezza renali e ossei hanno favorito i gruppi di trattamento con Tenofovir alafenamide.

Vemlidy è stato approvato dall'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, Food and Drug Administration ( FDA ), il 10 novembre 2016 per il trattamento della infezione cronica da HBV negli adulti con malattia epatica compensata. ( Xagena_2017 )

Fonte: Gilead, 2017

Xagena_Medicina_2017